Quanti herpes conosciamo?
Il termine herpes deriva dalla lingua greca: significa, infatti, febbre. Parliamo di una malattia contagiosa, che si manifesta su labbra, genitali, braccia e schiena (in quest’ultimo caso si tratta del Fuoco di Sant’Antonio): la malattia si caratterizza per la formazione di vesciche sulla cute.
Classificazione
Si possono individuare tre tipologie di herpes, vediamo insieme. L’herpes labiale si manifesta, appunto, sulle labbra; l’agente patogeno scatenante è herpes simplex. Esso è provocato, soprattutto, dal forte stress che abbassa le difese immunitarie, indebolendo l’organismo: in questa situazione, il virus può facilmente attaccare le terminazioni nervose del nostro corpo. Questa variante si caratterizza per la comparsa di bollicine, piene di liquido contenente il virus, attorno alla bocca; per questo motivo è importante non grattarsi, evitando di fare uscire il liquido infetto e contagiare le persone attorno a noi. L’herpes genitale (anch’esso causato dall’herpes simplex) si manifesta nelle zone intime; esso si può contrarre toccando la bocca (infetta) e poi i genitali o la zona anale, trasportando così il virus. C’è, poi, l’herpes zoster, noto anche come Fuoco di Sant’Antonio, causato dal virus VZV: questa tipologia di virus si manifesta soprattutto in età adulta, colpendo braccia, tronco e schiena, con la formazione di vesciche e una forte sensazione di dolore e prurito.
Cerotti e creme bastano?
Se si manifestano questi sintomi, bisogna rivolgersi al proprio medico, al fine di individuare la causa del contagio e stabilire quale sia la terapia adeguata: in farmacia è possibile acquistare cerotti e creme da applicare localmente sull’herpes, oltre a medicinali da assumere oralmente nei casi più gravi.